Industry 4.0, in Italia Industria 4.0 (I4.0) è un termine coniato dal governo tedesco nel Novembre 2011 per definire una strategia industriale volta a promuovere lo sviluppo dell’informatizzazione delle industrie produttive, in particolare manifatturiere, con l’obiettivo di creare la “fabbrica intelligente” (o Smart Factory), caratterizzata da elevati livelli di efficienza, efficacia ed ergonomia.

Uno sviluppo che pone le sue basi sulle più recenti innovazioni tecnologiche, quali i sistemi di cyberfisica, la comunicazione wireless, l’Internet delle cose (IoT o IIoT), la digitalizzazione, la stampa 3D, il cloud computing, la robotica e la sensoristica avanzata.

L’Iot, o meglio definita in questo caso IIot (Industrial Internet of Things), prevede che sensori colleghino tra loro macchine intelligenti, sistemi di storage e impianti di produzione affinché possano scambiarsi autonomamente informazioni e dati, ed innescare di conseguenza meccanismi di azione-reazione e controllo autonomo sui processi.

In questo contesto i sistemi MES (Manufacturing Execution System) rappresentano un passaggio indispensabile e obbligatorio verso la digitalizzazione della fabbrica.

Il MES è la soluzione che oltre a permettere la raccolta automatica del dato ne rende soprattutto possibile la sua valorizzazione, consentendo, grazie ad algoritmi interfunzionali, di fornire ai responsabili e al management informazioni davvero significative sull’andamento in tempo reale della produzione, passando quindi dai big data agli SMART data. Grazie a queste informazioni è possibile non solo reagire immediatamente ad eventuali derive di produzione ma anche conoscere l’avanzamento degli ordini in tempo reale, lo stato delle macchine, la collocazione dei materiali, l’OEE e le performance di fabbrica, mettendo in atto azioni di ottimizzazione e riconfigurazione dei processi produttivi per portare la fabbrica al massimo dell’efficienza.

Il sistema MES Net@Pro fa parte delle tecnologie abilitanti all’Industria 4.0 e perciò gode dei benefici fiscali previsti dalla Legge di Bilancio 2017/2018 e riconfermati anche nel 2019.